Tutto sugli incentivi per rinnovare la propria casa

Gli incentivi per rinnovare la propria casa regalano un’opportunità davvero ghiotta a chi ha la necessità e l’intenzione di realizzare i lavori durante quest’anno, infatti per tutto il 2016 è stato confermato il cosiddetto bonus ristrutturazione, grazie a cui, come già successo negli anni precedenti, è possibile ricevere delle agevolazioni per realizzare miglioramenti strutturali o energetici nella propria casa.

In virtù di questi incentivi i richiedenti potranno usufruire di detrazioni fiscali fino ad un massimo del 65% rispetto all’importo speso per rinnovare l’abitazione, più nello specifico per operazioni come ad esempio la sostituzione di impianti di riscaldamento o di raffreddamento, ma anche i lavori di isolamento termico o l’adeguamento antisismico.

La conferma di questi incentivi è arrivata nel momento in cui è stata resa nota l’ultima manovra finanziaria, con il chiaro intento di agevolare il sostenimento di tali esborsi, che nella maggior parte dei casi risultano piuttosto gravosi per i diretti interessati. Per poter conseguire queste agevolazioni è necessario presentare un bonifico bancario (o postale) a testimonianza delle spese effettuate, ma anche il codice fiscale del beneficiario e tutti i dati catastali relativi all’immobile oggetto di rinnovo. La documentazione deve essere proposta all’Enea (la società che gestisce i meccanismi di detrazione), entro e non oltre 90 giorni dal termine dei lavori, la quale successivamente provvederà a rilasciare la ricevuta e le certificazioni apposite.

E’ inoltre prevista un’agevolazione pari al 50% delle spese effettuata per realizzare delle ristrutturazioni edilizie, fino ad un limite massimo di spesa consentito di 96.000 euro, ai fini della fruizione dell’incentivo, ciò fino al termine di quest’anno (dal primo gennaio 2017 la detrazione tornerà al 36% ordinario, con un limite di spesa rivisto a 48.000 € per ogni unità immobiliare).

Possono richiedere il suddetto rimborso tutti i contribuenti assoggettati a Irpef, che realizzano lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia delle parti comuni degli edifici residenziali e le ricostruzioni di immobili danneggiati a seguito di calamità naturali. Inoltre non è trascurabile il fatto che per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota IVA agevolata del 10%.

Per favorire queste tipologie di operazioni, di recente è stata introdotta la possibilità di non comunicare in modo ufficiale all’Agenzia delle entrate la data di inizio lavori di ristrutturazione della propria casa, come invece veniva richiesto negli anni precedenti. Inoltre in caso di utilizzo delle agevolazioni per lavori su strutture comuni, l’esempio che si verifica più di frequente è quello relativo ai condomini, l’unica documentazione da presentare sarà quella rilasciata dall’amministratore, a patto che contenga l’indicazione della cifra sostenuta per l’opera e l’assicurazione in merito alla corretta applicazione delle procedure attuate.

Infine, esistono ulteriori bonus collegati al rinnovo della casa, si tratta della possibilità di ricevere un’agevolazione pari al 50% in relazione all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, con un limite massimo di spesa pari a 10.000 € per immobile.