È arrivata la primavera e, con lei, il momento migliore per godersi Torino. La città è in fiore: il Parco del Valentino non è mai stato così bello, gli aperitivi sul fiume così piacevoli, Porta Palazzo – insieme a tutta la zona del mercato di Torino – così colorata e densa di profumi. Il risveglio, metaforizzato con il sopraggiungere della bella stagione, si manifesta anche nella fitta programmazione di eventi che accendono le diverse zone della città.
Tra gli appuntamenti più attesi vi è senz’altro il Salone del Libro di Torino 2017, la cui trentesima edizione segna un nuovo inizio nella storia della manifestazione, a seguito della rottura con i grandi nomi dell’editoria lo scorso anno. Sotto la guida della direzione di Nicola Lagioia, e con la presidenza dell’ex Ministro Massimo Bray, la rassegna torinese aprirà le porte il 18 maggio e si preannuncia ricchissima: difficilmente gli appassionati ne rimarranno delusi.
La XXX edizione, che si dichiara all’insegna della “bibliodiversità”, avrà come tema portante “Oltre il Confine”, che il manifesto realizzato dal disegnatore Gipi raffigura in modo eccellente. Attraversare frontiere, scavalcare muri e costruire ponti: questo sarà il filo conduttore. Ad arricchire la manifestazione ci saranno luoghi ed iniziative speciali, dal contenitore per festival “Superfestival”, alla GasTrOnomica di Slow Food, dedicata alla cultura del cibo, dove “bibliodiversità si sposa con biodiversità”. Da non perdere lo speciale focus sugli USA – “Another Side of America” – che garantirà la presenza di scrittori e intellettuali direttamente dagli States e una eccezionale “Libreria a stelle e strisce”, ovvero uno spazio dedicato a case editrici e librai indipendenti degli Stati Uniti.
Pensato soprattutto per i più giovani sarà invece l’allestimento del padiglione 5. Al suo interno, uno spazio speciale verrà dedicato a libri illustrati, silent book e graphic novel, con nomi del calibro di Aaron Becker, dall’America, Suzy Lee, dalla Corea del Sud e Maria Teresa Andruetto, dall’Argentina. Vi saranno inoltre molteplici incontri dedicati alla traduzione, alle letture ad alta voce – curate da Giuseppe Culicchia -, alle storie provenienti dal Centro Italia terremotato e agli anniversari d’eccezione (quali ad esempio la Rivoluzione d’ottobre, i 50 anni dalla scomparsa di Don Milani e i 30 anni da quella di Primo Levi).
Uno degli elementi più interessanti del Salone del Libro, a cui questa edizione dedicherà particolari attenzioni, sarà senza dubbio il Salone Off: dopo la chiusura dei padiglioni del Lingotto, quest’anno anticipata alle ore 20.00, il Salone si sposterà in città, interessando innumerevoli sedi distribuite nelle otto Circoscrizioni di Torino e nei Comuni della Città Metropolitana.
E la musica? Non mancherà, grazie al progetto “Narrazioni Jazz”, che in qualche modo prende il posto del Festival del Jazz di Torino. Dal 18 al 21 maggio, infatti, il nuovo formato del Torino Jazz Festival includerà una serie di concerti distribuiti in tutta la città: dall’Auditorium del Lingotto, al Teatro Piccolo Regio, al Conservatorio, fino alla Chiesa di San Filippo Neri. La “notte bianca del jazz” – Torino Jazz Night – sarà il 20 maggio, con jazz nei locali del centro storico, del quartiere Vanchiglia e nella zona del Valentino. Ma non solo: associazioni del territorio, selezionate dall’apposito bando “Jazz per la Città 2017 – attività musicali diffuse” promosso dalla Fondazione per la Cultura Torino, porteranno il jazz oltre il centro della città, all’insegna delle “narrazioni”, proponendo mix di musica, teatro, arte e letteratura.